Синтаксические и функционально-семантические особенности употребления условного наклонения в итальянском языке
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Nel seguente esempio, per il futuro nel passato, si noti l'uso del condizionale passato e dell'imperfetto nei due segmenti di una frase temporale scissa per enfasi:
- (...) a quel punto gli chiedeva quando sarebbe stato che la mamma la mandava a conoscere la nipote. (M. Di Lascia, cit.)
Per la stessa idea di intenzionalitа, il condizionale passato puo anche esprimere fatti desiderati o progettati per il reale futuro ma dei quali giа nel prйsente si conosce la irrealizzabilitа essendo nota lacondizione impediente. Ne risulta dunque un periodo ipotetico dйlla irrealtа che ha l'apodosi collocata nel passato:
- So che domani vai a Roma. Ci sarei venuto anch'io, ma ho da fare
(oppure: se non avessi da fare).
- Una volta nella nostra cappella tenevano messe anche per il pubblico. Quest'anno no. Saresti venuto, vero? (G. Arpino, 'La suora giovane').
Anche in questi casi и possibile l'uso alternativo dell'indicativo imperfetto :
- A Roma domani ci venivo anch'io se non avessi da fare(Moravia).
E' forse utile tornare a riflettere un po' su quel gйnиre particolare di
condizionamenti come "suggeriti da opportunitа o nйcessita di adattamento
comportamentale a specifici aspetti situazionali", che, pur non
esplicitati, ciascuno di noi intuisce, avere, cogliere, e in base ai quali
(riluttante o no) regola il proprio modo di comportarsi. Tali aspetti
variano col variare a) delle situazioni (piщ formali, meno formali, non
formali), b) della funzione comunicativa (narrativa, espressiva, conativa, imperativa ...) o c) (forse piщ spesso) degli interlocutori (e in base al
loro ruolo sociale, all'etа, al sesso, al loro contingente stato urnorale, allй loro azioni e reazioni). Sono tipi vari di condizionamenti che, dettati in gйnиre dal desiderio o comunque dalla nйcessita di stabilire
armonia di rapporti, non solo comunicativi, determinano le nostre scelte (o
stratйgie) di comportamento, e dunque anche linguistiche.
E' cosi che si puт spiegare, ad esempio, una frase come la seguente
formulata da chi desiderasse far conoscere la propria casa a qualcuno:
"Questa sarebbe la mia casa". Come 'sarebbe'? E' o non и? E', naturalmente, ma rapporte di cortesia suggerisce che la brusca referenzialitа
dell'indicativo si attenui nel senso di conciliante garbatezza del
condizionale. Mediante il quale il parlante sembra quasi subordinare la
vйritа di quanto afferma al punto di vista, all'approvazione o
disapprovazione del suo interlocutore: che rappresenta un condizionamento
non trascurabile.
Situazioni comunicative analoghe, soprattutto parlate, ricorrono con assoluta quotidianitа. E il condizionale vi appare lo strumento pragmatico , tipico di un rapporte che predilige i modi dйlla conciliante offerta o richiesta di disponibilitа, della garbata proposta, dйlla discreta esitazione, dйlla valutazione rispettosa e misurata, dйlla distaccata ironia, della domanda aperta e possibilista.
Le espressioni qui di seguito proposte come esempio potrebbero avиre
la condizione o il condizionamento espressi o sottintesi (come suggeriti
dalla situazione in se). Noi abbiamo preferito questa seconda soluzione, ritenendola la piщ ricorrente nella realtа comunicativa. In parentesi
accenneremo comunque a qualche esempio, e non sempre con l'esplicitante
'se'. Non di rado verra fatto di notare che i significati potrebbero
variare col variare del tipo di situazione:
• semplice potenzialitа nel prйsente o nel passato: In casi come questo, qualcuno parlerebbe (avrebbe parlato) di tradimento.
• aperta offerta di disponibilitа: Pagherei chissа che per un bicchier d'acqua. (Ma ho paura che sarа difficile averlo) Qui il passato suonerebbe come un rammarico: Avrei pagato chissа che (...).
• richiesta gentile (con verbo di 'volontа'): Vorrei un caffe. -
Preferirei rimanere sola. (Se non vi dispiace)
In casi come questo, soprattutto con i verbi 'volere' e 'desiderare', il richiedente potrebbe anche usare l'imperfetto attenuativo' . E cio, in particolare, come risposta a una richiesta fatta con l'imperfetto della medesima modalitа da parte dell'interlocutore; il quale, per altro, non potrebbe usare il condizionale, che (si veda piщ sotto) suonerebbe come provocazione: "Che desidera (voleva, desiderava)" "Volevo (vorrei, desideravo), un caffe."
Qui il passato suonerebbe come rinuncia o rimprovero: Avrei voluto un caffe
(esempio: ma ho fatto bene a non.../ ma tu...)
• richiesta resa piщ conciliante e gentile dalla forma interrogativa:
Mi daresti (potrei avиre) un bicchier d'acqua?
Qui il passato suonerebbe come richiesta di informazione.
• gentile invito, e rifiuto gentilmente esitante: "Ci verresti (vieni) al cinйma con noi?" "Ma io, veramente, avrei da studiare."
Qui il passato suonerebbe come gentile richiesta di informazione con relativa gentile risposta.
• manifestazione di un desiderio (che potrebbe anche nascondere una richiesta): Verrai (tanto) volentieri a Roma con te. (Se non temessi di disturbarti) -Adesso si che mi fumerei una bella sigaretta! (Non hai mica da offrirmela?)
• domanda per conforma: Sarebbe quello tuo genero? - Questo sarebbe il libro di cui mi parlavi? (Se non mi sbaglio questo potrebbe essere...)
Talvolta anche con qualche moto di meraviglia o incrйdulitа o ammirazione o invidia: Sarebbe questa la tua Lucia? - Quel piccolino li parlerebbe giа cinque lingue?
• presentazione di qualcuno o qualcosa in tono discreto e sommesso
(usando 'essere'): Questa sarebbe la mia biblioteca. (Anche se piuttosto
modesta)
• sommesso intervento del parlante (per consiglio, proposta o altro
gentilmente sollecitato dall'interlocutore), anche introdotto da un verbo
corrispondente: Oddio, io qualcosa in testa ce l'avrei pure. (N. Boni, in
'La stampa', 8-8-1988) - "Tu che dici (pensi, consigli, suggerisci //
diresti, penseresti, consiglieresti, suggeriresti) di fare stasera?" "Io
direi (penserei, consiglierei, suggerirei) di fare una partitina a poker".
(Se posso, io direi...).
Qui il passato suonerebbe come ripensamento su qualcosa che forse
avrebbe potuto o dovuto essere fatto.
• opinione in tono attenuate (di chi, spesso anche il verbo 'dovere', mostra molta fiducia sulla probabilitа di realizzazione):
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